ESPERIENZE RACCONTATE:
I SATELLITI BEPICOLOMBO ED EUCLID: ALLA SCOPERTA DI MERCURIO E DELL’UNIVERSO OSCURO
ing. Paolo MUSI: direttore programmi scientifici Dominio Esplorazione e Scienza di Thales Alenia Space in Italia
Thales Alenia Space Italia ha contribuito alle più importanti missioni scientifiche Europee dell’ultimo decennio per lo studio del pianeta Terra, l’esplorazione del sistema Solare e l’osservazione dell’Universo.
Recenti esempi significativi sono stati i satelliti Rosetta per lo studio delle comete, Herschel e Planck, per lo studio dell’universo “freddo” e della radiazione cosmica di fondo, satelliti che hanno concluso la loro vita operativa con risultati straordinari.
Le missioni BepiColombo ed Euclid rappresentano invece 2 importanti sfide del prossimo futuro per l’ESA, l’industria e la comunità scientifica europee ed italiane in particolare. Il satellite BepiColombo, che prende il nome dallo scienziato italiano Giuseppe Colombo, è stato progettato per consentire l’esplorazione accurata e sistematica di Mercurio, il pianeta più interno e più caldo del Sistema Solare. Il satellite è ora in fase di allestimento e verifiche finali per il lancio previsto alla fine del 2018 ed ha richiesto lo sviluppo di tecnologie innovative per operare alle alte temperature previste a distanza ravvicinata dal Sole.
Lo studio sistematico della materia e dell’energia oscura sono invece gli obiettivi della missione Euclid, un progetto ambizioso per contribuire alla comprensione di queste componenti dell’Universo che, secondo le teorie cosmologiche attuali, ne costituiscono circa il 95% ma restano ancora in gran parte misteriose. Il satellite, dotato di un sistema di puntamento ultra stabile e un telescopio di 1,2 m di diametro, farà una mappatura sistematica del cielo extragalattico per oltre 6 anni sia nella banda di frequenze visibile che nell’infrarosso.
Incontro:
venerdì 9 novembre 2018, inizio ore 17.30
Collegio Einaudi, corso Lione 24 Torino
Prenotazione obbligatoria
Partecipazione euro 10
Gratuito per Soci e Amici della SIAT