Sabato 26 ottobre 2024, visita in giornata
“Nuove luci sui Castelli di Lagnasco e sul Castello di Cardè. Alla riscoperta di patrimoni da disvelare”
– partenza ore 9.00 con bus privato da Torino, Corso Massimo D’Azeglio (nel controviale di fronte all’ingresso a Torino Esposizioni.
– rientro a Torino ore 18.00 circa.
MATTINA
VISITA GUIDATA AI CASTELLI DEI MARCHESI TAPPARELLI D’AZEGLIO
Immersi nella campagna del saluzzese e protetti dal suggestivo scenario del Monviso, i Castelli di Lagnasco sono un complesso di tre edifici risalenti a diversi periodi storici. Lagnasco era parte del patrimonio del marchese del Vasto e dal 1127 passò al figlio, primo marchese di Busca. Presumibilmente a lui si deve l’avvio del cantiere per la costruzione del primo corpo di fabbrica; nel corso del Duecento il castello fu protagonista di numerosi contrasti tra i marchesi di Saluzzo fino alla vendita nel 1341 ai Tapparelli e poi ai Falletti.
I numerosi passaggi di proprietà determinarono la crescita del complesso e l’articolazione nei tre castelli oggi visitabili. Nel Cinquecento una nuova fase edilizia e decorativa trasformò parte del maniero medievale in residenza signorile con l’apertura di loggiati in affaccio sul paesaggio e nuovi cicli decorativi. All’interno conservano affreschi cinquecenteschi a grottesche di notevole interesse di diversa matrice artistica.
I Castelli di Lagnasco rappresentano una splendida testimonianza di evoluzione artistica ed architettonica plurisecolare, definiti da più voci autorevoli il più importante monumento rinascimentale dell’Italia nord-occidentale.
Alla morte dell’ultimo discendente della signoria, Emanuele d’Azeglio Tapparelli, avvenuta nel 1891, i Castelli e le terre vennero messe a disposizione della comunità, rispettando il volere di un uomo nobile di spirito oltre che di rango. Nel 1998 ebbero inizio i lavori di riqualificazione del complesso che durarono fino al 2008, riportando alla luce splendide testimonianze di una evoluzione artistica ed architettonica plurisecolare.
POMERIGGIO
VISITA GUIDATA CASTELLO DI CARDÈ
L’imponente castello di Cardè emerge dal paesaggio della pianura saluzzese a ridosso delle sponde del fiume Po. Costruito in una posizione strategica e inserito, oggi, in un contesto prettamente agricolo, l’edificio presenta ancora i caratteri delle architetture castellane residenziali di pianura, disposte intorno a una corte interna e protette da un recinto fortificato. La prima data che testimonia la presenza di un castello risale al 1334, ma già nel XIII Cardè costituisce parte del patrimonio dei marchesi di Saluzzo, ed è protagonista di lotte interne alla famiglia per la sua assegnazione.
Il castello nel suo aspetto attuale mostra sembianze ascrivibili al XIV-XV secolo, tutt’altro che unitarie, frutto delle frequenti distruzioni e ricostruzioni. A seguito dei danni subiti durante l’assedio sabaudo a Saluzzo nel 1487, il castello è oggetto di un cantiere di restauro testimoniato da alcuni caratteri architettonici e decorativi ancora oggi presenti. Fu poi distrutto parzialmente nel 1552 dalle truppe francesi e infine durante la battaglia di Staffarda nel 1690.
L’imponente complesso, costituito dall’aggregazione di più corpi di fabbrica, conserva al suo interno alcuni elementi architettonici e artistici di indubbio pregio. Nella parte del cortile interno sono ancora presenti alcuni affreschi e finestre rinascimentali dalla cornice in cotto, e una grande sala affrescata con scene di caccia unica e di grande impatto, soffitti a cassettoni. Nel castello sono inoltre conservati vari ritratti dei discendenti della Famiglia dei Marchesi di Saluzzo. L’affresco posto sopra al portone d’ingresso presenta lo stemma dei Marchesi di San Germano, ultimi proprietari del castello a cui susseguì nel 1921 la proprietà della Parrocchia e successivamente la vendita a privati. Il castello possiede ancora alcuni locali sotterranei che venivano usati
come prigioni e una maestosa ghiacciaia dalla volta a cupola che era utilizzata dalla comunità per conservare le derrate alimentari, recentemente recuperata.
Di proprietà privata, negli ultimi anni è stato affidato al Comune in comodato d’uso gratuito, al fine di avviare un progetto di riqualificazione e valorizzazione e di renderlo fruibile, nel contesto di un processo di sviluppo culturale e turistico che il Comune sta portando avanti in rete con altri beni del territorio e nell’ambito di progetti di ricerca con il Politecnico di Torino.
Accompagnano alla visita docenti esperti (prof.ssa Silvia Beltramo del Politecnico di Torino e socia SIAT) e componenti del Direttivo SIAT (prof.ssa Cristina Coscia, arch. Silvia Gazzola).
Posti limitati. Iscrizione obbligatoria.
Costo: 45 euro, trasporto con pullman privato e pranzo compreso nella quota di iscrizione.
Costi a parte: ingresso castello di Lagnasco 4€ (ridotto per gruppi) o gratuito per possessori Abbonamento Musei Piemonte.
L’iscrizione è confermata a ricezione della ricevuta di pagamento effetuato entro e non oltre giovedì 24 ottobre ore 11.00 a siat@siat.torino.it o su whatsapp al numero 3792689164. Riceverete un’e-mail di conferma della vostra prenotazione o di inserimento in lista di attesa.
– Pagamento tramite bonifico o paypal:
IBAN: IT32T0853001000000000000432, causale: “nome e cognome di ogni partecipante per cui si effetua il pagamento, visita Lagnasco Cardè 26 ottobre 2024”
– Per pagamento tramite Satispay clicca qui. Inviare uno screenshot del pagamento a siat@siat.torino.it oppure su whatsapp 3792689164 indicando il nome e cognome di tute le persone per cui si effetua il pagamento. NB: non cercare la SIAT tra i contatti, ma tra i NEGOZI, oppure cliccare sul link sovraindicato.
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